Il suono alla veronese è nato nel XVIII secolo ed è il più recente a campane “giranti”. Esso permette di eseguire veri e propri brani musicali, in cui ogni suonatore controlla una campana guidato da un sapiente maestro.
La prima operazione consiste nella messa in piedi delle campane, agendo a strappi successivi sulla fune di manovra e facendo descrivere al bronzo oscillazioni sempre più ampie, finché esso raggiunge la posizione di equilibrio con la bocca verso l’alto, posizione che viene poi mantenuta grazie all’abilità del suonatore.
Ad ogni giro completo la campana esegue un solo rintocco. La quasi totalità dei concerti alla veronese è in scala diatonica, il che permette al maestro di indicare ai suonatori la successione di note che produce il brano finale.